Il pensiero nietzschiano di Hamed Contatore Negletto

Dal Diario di Hamed: mese 20 dell’Era AttesaTecnici Acea.

E siamo arrivati a novembre. Hanno tolto l’ora legale e questo significa che devo entrare in funzione un’ora prima perché fa notte presto. Huffa… sono già esausto! E sono anche un po’ amareggiato di questi tempi moderni. Fanno tutti comingout! Mi ero appena ripreso da Cecchi Paone che adesso mi ci mancava Kevin Spacey! Io che mi sentivo un po’ il Kaiser Söze dell’infisso di Roma Sud, un personaggio misterioso che nessuno ha mai visto ma sul quale aleggiano diverse leggende. E niente… mò pure Kevin ha saltato la barricata. Manca solo che mi crolla 007 e rimaniamo solo Arsenio Lupin ed io a tenere alto il mito del maschio fascinoso ammantato di mistero. Per quanto… anche il Tecnico Acea ha la sua dose di mistero. Nessuno l’ha mai visto ma tutti ne parlano. Lavora per un’azienda che incassa soldi per prestazioni che poi non realizza e che manda tutti i mesi lettere minatorie e terrorizzanti che vengono chiamate bollette. In effetti Il Tecnico Acea ricorda più Belfagor il Fantasma del Louvre.

Vabbè, insomma, adesso che avevo bisogno di un po’ di fiducia in me stesso per dare una svolta a questa storia “elettrizzante” che ho con Petra la Lavastoviglie.

20171029_175453Sono un po’ in pena per Petra. Anche lei è esausta. In questa famiglia partono cicli a pieno carico tutte le sere e lei arranca. Lavora come una negra da più di un anno senza lamentarsi mai. Solo ultimamente ha cominciato a fare dei rumori strazianti e sul suo dolcissimo display appare la sigla lampeggiante F13. Pare sia lo scarico dell’acqua. Ho sentito che qui in famiglia si sono mobilitati per chiamare il Tecnico Mìele. E così anche lei entrerà nel tunnel dell’Attesa Tecnico. Con l’aggravante che lei è una signora e quel bruto le metterà le mani addosso. Io già fremo di rabbia. Se penso che le toccheranno i filtri e le agiteranno i tubi mi sento impazzire! Tesoro mio teutonico, non preoccuparti. Ci sono io, andrà tutto bene. Sarò vicino a te e ti terrò la spina mentre il tecnico ti riparerà. Anche se io credo nell’autoguarigione, sai? Credo che si può guarire se si vuole. Vedi? Ti ho comprato una scatola di cioccolatini di Curalavastoviglie, vedrai ti faranno bene. Tesoro se tu vuoi star meglio, io so che puoi farcela da sola. E poi non sei sola, hai il mio amore, la mia potenza, la mia energia che ti sostiene! Certo… sono un po’ defilato su quest’infisso…ma sto escogitando un sistema di specchi sparsi per la casa per riuscire a vederti con un gioco di riflessi. Abbi fiducia, presto mi vedrai vicino a te, tesoro.

Anche se per adesso appiccicato a te c’è quello spilungone di Cesare, il frigo Smeg tutto metallizzato che fa lo sborone solo perché è alto ‘na cifra e ha doppio sportello…il solito italiano sbruffone e pompato che poi quando c’è da interagire con i tedeschi nun je aregge la pompa… madonna che voglia di mandarlo in blocco che ho!

Ci sono io tesoro, tranquilla. Ricordi cosa diceva quel tipo dal cognome che sembra un codice fiscale senza numeri… tedesco pure lui… dai..come si chiama?… Ah ecco sì, Nietzsche! Lui parlava della Volontà di Potenza. Diceva che la molla della vita non è la ricerca del piacere o la mera sopravvivenza ma la spinta all’autoaffermazione, all’autopotenziamento. E io sono un teorico della potenza! Chi meglio di me? Tornerai più bella e potente di prima. L’amore può tutto, meine liebe, ci sono io accanto a te . Andrà tutto bene… non dimenticare che Ich liebe dich.

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