Dal Diario di Hamed: mese 19 dell’Era AttesaTecnici Acea. 

20170115_111700E niente. Sono 19 mesi che sto appollaiato qui sopra. Non è che ci stia male, eh? E’ che oggi mi sento così… un po’ contatore negletto e un po’ bambino. Anche gli “insospettabili” hanno bisogno di coccole per vivere e per funzionare bene, abbiamo tutti bisogno di essere coccolati per ricaricarci di tutta l’energia che la vita richiede e per combattere le paure che puntualmente ci assalgono. E io oggi mi sento impaurito come un bambino che ha perso il ciuccio durante la notte.

Stamattina mi hanno fatto uno scherzo crudele. Qualcuno ha citofonato di buon’ora presentandosi con un urlo imperioso: “TECNICO ACEA, Signora!” Io sono andato in corto. Mi è preso un accidente! Ho cominciato a tremare sul mio infisso e… niente… sono saltato. La casa è rimasta senza corrente per un quarto d’ora. Poi i ragazzi mi hanno messo la tazzina del caffè caldo sotto il display e lentamente mi sono ripreso. Non posso vivere così… prima o poi dovrò ricorre agli ansiolitici seri. Per adesso tamponiamo la situazione con prodotti naturali. La sera mi lasciano cadere una decina di gocce di melatonina sulla cinghia che mi tiene su. Per farmi rilassare, dicono. Sono veramente carini con me e per fortuna capiscono il mio stato emotivo… sono stato molto fortunato ad essere capitato in questa casa.

Questa casa è una comunità accogliente e multirazziale. Mi sento protetto e benvoluto, mi salutano e mi parlano, faccio ormai parte della famiglia e mi tengono tutti in grande considerazione. Mi mi vogliono bene anche perché fornisco a tutti loro l’energia per andare avanti. Li ricarico e li potenzio. Li scaldo con la mia presenza. Quando non salto.

Certo… se Elvira la Lavatrice smettesse di entrare in funzione 6 volte a settimana forse mi sentirei meno esausto. A volte la domenica fa pure il doppio turno! Ahò, mò vabbè che vabbè…però diamoci una regolata, eh? Poi Elvira è un tipino un pò ostico e si dà un sacco di arie, vuole sempre essere al centro dell’attenzione. Tipo quando finisce il lavaggio e va avanti con quel “beeeep  beeeep  beeeep” finché con la scaricano! La classica egocentrica di marca.  Non mi piace molto come tipo… vado più d’accordo con gli altri. Ogni volta che non riesce a togliere una macchia dice che è colpa mia perché salto in continuazione e gli confondo la scheda di memoria. Minchiate. Eppoi è un personaggio strano. Si ciba di calzini! Non ci si crede quanti ne mangia! E comunque forse sta a dieta perché ne mangia solo uno della coppia e risputa quello superstite. Il cesto della biancheria trabocca di calzini spaiati inutili.  Non mi piace quando le persone o le cose si sentono inutili… quindi li ho tranquillizzati dicendogli che, nel caso,  li utilizzo io legandoli insieme così ci faccio una corda per calarmi giù dal terrazzino se arriva il Tecnico Acea.  Loro sono stati molto contenti. Mi mandavano i bacetti dal cesto della biancheria. Che teneri! Comunque… con Elvira ho un rapporto difficile… ma forse è solo questione di tempo. Magari conoscendoci di più…

Certo pure lei non aiuta, eh? Quella è il classico tipo che se la tira. E lei c’ha la carica dall’alto, e lei c’ha pieno carico fino a 7 chili, e lei è la più sottile sul mercato (che con tutti i calzini che ingurgita non capisco come fa a non ingrassare!);  e lei è supersilent, e lei consuma poco…. e poi, “soprattutto, dice sarcastica, “sono Italiana IO!”

Ora, io perché sono paziente e, essendo contatore, conto fino a 10 prima di risponderle… ma un giorno o l’altro sbotto e gli rispondo che lei sta a me come i contadini italiani stanno agli immigrati che raccolgono i pomodori! Mi denigra perché sono extracomunitario ma senza di me non potrebbe fare il suo mestiere!

Vabbè…  tanto prima o poi anche lei avrà bisogno di qualche intervento, no? Che ne so… qualche iniezione di botulino ai gommini delle zampe oppure un’oblòplastica… e allora farò io il sarcastico! E le dirò: “Aaah  bbellaa… se te voi fà pure ‘a permanente te la faccio io co’ ‘no sbarzo de tenzione!”

Ma in fondo qui tutti ci vogliamo tutti bene anche se abbiamo scaramucce come all’asilo. Siamo uniti e compatti difronte ai pericoli e alle difficoltà. Come una vera famiglia.

TecnicoAcea non ti temo!

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